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Il seminario ha una durata di 2 ore.
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Gianpaolo Antongirolami: Identità musicale e creatività: suonare “alla Braxton” o rielaborare Braxton?
L’intervento di Antongirolami intende spiegare il processo di costruzione del programma che sarà presentato in concerto, che ha richiesto all’interprete strumentista un approccio multiforme. L’immersione nell’identità musicale di Braxton, attraverso un procedimento complesso di decodifica e analisi, ha rappresentato infatti il necessario punto di partenza per una rielaborazione creativa basata su decisioni sequenziali e interconnesse. Alla prima fase ideativa del repertorio su cui lavorare – ovvero tre brani per sassofono di Braxton che fanno riferimento al periodo del cosiddetto “conceptual grafting” (innesto concettuale) – è seguita la trascrizione (non esistono partiture di questi pezzi), che si è deciso di effettuare sia in modo tradizionale, con software dedicato, sia con partiture grafiche. Quale di queste due trascrizioni sarà più opportuno usare per lo studio e per l’esecuzione e perché? Sarà invece meglio utilizzarle entrambe? Aveva senso eseguire pedissequamente i brani “alla Braxton” ricostruendo la sua identità stilistica e sonora con la consapevolezza di poterne fare solo una copia? Oppure questi brani potevano e dovevano essere considerati come punto di partenza per una rielaborazione creativa? In che modo si è arrivati infine all’aggiunta in programma di un momento di improvvisazione totale? Antongirolami cercherà di dare risposta a queste domande, con l’obiettivo di illustrare non solo le dinamiche che hanno portato alla definizione di questo particolare concerto ma, in generale, di consentire al pubblico di gettare uno sguardo sui differenti aspetti creativi che sostanziano le performance nei quali strumento e composizione elettroacustica interagiscono.
Roberto Doati: Libertà e disciplina sonora nell’esecuzione di free jazz e musica elettronica
La dimensione del rischio ha sempre fatto parte della pratica musicale. Nella nostra esperienza essa è amplificata dalla precarietà e dalla imperscrutabilità della forma aperta (rischio della forma?) del free jazz. In particolare abbiamo lavorato sui 12 language types indicati dal compositore e sassofonista afroamericano Anthony Braxton quali elementi base delle sue opere. Attraverso esempi pratici si vedrà come viene affrontato tale spirito nella preparazione di una perfomance di live electronics e sassofono.
Progetto selezionato nell'ambito dei due avvisi PRO-BEN 1 e PRO-BEN 2 del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per la concessione di finanziamenti volti alla promozione del benessere psicofisico e al contrasto del disagio psicologico ed emotivo tra gli studenti.