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Pubblicato il
31 maggio 2025
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Lo studio analizza i dati del questionario della WMH-ICS di Harvard, che utilizzeremo anche noi; Nello specifico indaga le associazioni tra variabili demografiche, avversità infantili (Childhood Adversities, CAs) e disturbi mentali (Mental Disorders, MDx) con l'insorgenza, la transizione e la persistenza dei pensieri e comportamenti suicidari (Suicidal Thoughts and Behaviors, STB) tra studenti universitari al primo anno.
Hanno partecipato e compilato il questionario self-report online 72.288 studenti di 62 diversi atenei in 18 Paesi: (tasso di risposta=20,9%; età mediana=19 anni; 57,9% femmine, 1,4% transgender, 21,0% "non eterosessuali").
I risultati confermano l'elevata prevalenza di STB tra gli studenti universitari e identificano sottogruppi particolarmente vulnerabili (donne, transgender e "non eterosessuali") sottolineando l'università come un contesto strategico per interventi di prevenzione mirata. Nello specifico le analisi non aggiustate evidenziano associazioni particolarmente forti tra l'insorgenza dell'ideazione suicidaria e le avversità infantili (RR tra 4,4 e 7,0), la psicopatologia genitoriale (RR=7,0; IC 95%: 6,5–7,7), seguita dai disturbi mentali (RR tra 1,3 e 3,0).
Tra i sottogruppi demografici, le persone transgender mostrano il rischio più elevato di STB (onset ideazione RR=2,4; transizione da ideazione a tentativo RR=1,5), seguite da studenti "non eterosessuali" e di sesso femminile. Nei modelli aggiustati, i predittori più forti dell'insorgenza dell'ideazione suicidaria risultano essere l'abuso emotivo (RR=2,1), il disturbo depressivo maggiore (RR=2,0) e il disturbo bipolare (RR=1,8), mentre la transizione da ideazione a tentativo è più fortemente associata a chi ha attacchi di panico (RR=1,5), al disturbo bipolare (RR=1,4) e all'abuso sessuale (RR=1,4). L'unico predittore significativamente associato ai tentativi ripetuti è l'abuso fisico (RR=1,3).
Nonostante i limiti legati alla natura self-report del questionario e al potenziale bias di selezione (più paesi, più traduzioni, aderenza e partecipazione variegate), lo studio conferma quanto emerso nella precedente pubblicazione di Mortier et al. 2018, rafforzando la validità dello strumento WMH-ICS e l'urgenza di attivare programmi di prevenzione precoce basati sul riconoscimento delle vulnerabilità individuali e delle esperienze traumatiche pregresse.
Progetto selezionato nell'ambito dei due avvisi PRO-BEN 1 e PRO-BEN 2 del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per la concessione di finanziamenti volti alla promozione del benessere psicofisico e al contrasto del disagio psicologico ed emotivo tra gli studenti.